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L’autrice e l’editore festeggiano il successo dei 2 volumi di “Ah, l’amour!” |
Ho letto “Ah, l’amour”, di Andrea Barattin (Slowcomix, 2013, 60 pagine, rilegatura a spirale, 9 euro). Innanzitutto, Andrea è una donna, bellunese, classe 1987. Non è mia parente, nonostante l’assonanza del cognome, il che significa che potrei farle la corte se la incontrassi, e pur non avendola mai vista sarei tentato di farlo a scatola chiusa per quanto sono deliziosi i suoi disegni, segno che deve essere deliziosa anche lei. Questa pubblicazione dal formato insolito (orizzontale, con le pagine staccabili per poter essere utilizzate magari come quadretto o venir incollate su agende e quaderni o essere spedite per posta, chissà) raccoglie una serie di sexy vignette con protagonisti amanti a letto, a volte lei e lui, a volte lei e un dildo (che di solito fa più bella figura di lui): in copertina si parla di fumetti per adulti ma giuro che non c’è niente in grado di scandalizzare chi abbia più di dodici anni, e chi ne ha meno forse non capisce le battute. Chi le capisce, ride o sorride e si bea di una grafica stuzzicante ma pulitissima. E’ il secondo volume della Slowcomix che legge (e che immediatamente recensisco in questo spazio), e spero di trovarne e leggerne ancora tanti.